Lavorare con la musica

INTERVISTA A WILLIAM NICASTRO, bassista.

- Chi sei?
- Ciao, sono William Nicastro e sono bassista ed autore da circa una dozzina d'anni; da qualche mese ho iniziato a suonare il contrabbasso, e collaboro e sperimento con un liutaio.
- Con chi suoni?
- Il gruppo con cui svolgo la maggior parte della mia attività live si chiama "Museo Kabikoff"; da due anni collaboro anche con "Rezophonic" con i quali abbiamo suonato in tutta Italia lo scorso anno nella tourné "Offri da bere a chi ha veramente sete tour"; attualmente sto allestendo il live con gli "EgonTrio" un progetto basso, batteria e voce con cui stiamo realizzando il primo album "EllaGroove".
Inoltre ho collaborato e collaboro con:
Pragma, un progetto brit-rock con i quali abbiamo appena realizzato due brani all' "Orange Trax Studio" e con cui suono in tutto il nord Italia;
Eros Kristyani, con il progetto "New Philosophy of Jazz" il cui album omonimo è uscito da circa un mese per Nicolosi Productions;
al live del progetto partecipano, Eros Cristiani, Marco Cavani, Sean Martin, Mario Arcari, Stefano Zeni e molti altri...
Roberto Dellera, con cui suoniamo nel nord e centro Italia;
- Qualche esperienza?
- Tra i concerti e le esperienze live da ricordare sicuramente l'Mtv Day 2007 a Milano dello scorso anno con i Rezophonic, il M.E.I. di due anni fa sempre con i Rezophonic, il PercFest di Laigueglia della scorsa estate con Dado Sezzi e Marco Cavani, l'apertura ad un concerto di Vasco Rossi allo stadio di Messina la scorsa estate.
Lo scorso anno ho partecipato con Rezophonic al "Controfestival" di Bari che consiste in un festival di tre giorni nostop; i gruppi si esibivano dalla mattina del primo giorno fino a tarda notte dell'ultimo! La cosa che mi ha colpito è stata l'attiva partecipazione e collaborazione del pubblico nonostante gli orari assurdi.
- Ok, che lavoro ti sei inventato?
- Da circa tre anni insegno privatamente e da qualche mese insegno alla RockTVSchool di Cusano Milanino in via Zucchi 1. Le mie lezioni sono singole e per ogni allievo ho un metodo/percorso specifico sia per venire incontro alle esigenze più legate alle scelte musicali dell'allievo e sia per lavorare nello specifico sui problemi che ognuno di loro ha.
- Attualmente com'è la situazione lavoro e soldi?
- Ormai da diversi anni è la musica la mia unica occupazione: oltre ad insegnare, svolgo un'intensa attività live nei diversi progetti accennati prima e sono autore ed arrangiatore in alcuni di essi. C'è da dire che non essendo un turnista e non essendo quindi interessato a suonare con chiunque e qualsiasi cosa per soldi, sono costretto periodicamente a dover fare anche lavori extramusicali per riuscire a cavarmela economicamente; questa scelta mi costringe a dover mantenere un tenore di vita basso ma mi permette di riuscire a dedicarmi alla scrittura con qualità
ed un alto livello di concentrazione e di conservare una certa sanità mentale indispensabile perché quello di cui mi occupo artisticamente non sia soltanto un lavoro (appunto). Per il futuro vorrei continuare il mio percorso e conservare la mia crescita artistica ben sapendo che sarà difficile risolvere la precarietà economica in cui ora mi trovo occupandomi soltanto di musica ma sono convinto in quello che faccio e sono disposto ad aumentare le mie esperienze lavorative extramusicali pur di conservare intatto il mio percorso artistico. Questo è il compromesso che ho accettato e che mi permette di essere tutto me stesso in ogni cosa che faccio e di poter capire le tappe del mio percorso e in ogni momento a che punto sono del percorso stesso.
- Che lavori hai fatto in passato?
- In passato ho fatto diversi lavori, il geometra forse quello più serio perché meglio retribuito e meglio riconosciuto, il cameriere, l'operaio, il venditore e altri lavori di cui preferirei non parlare...
- Cosa hai studiato?
- Sono diplomato geometra e iscritto alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Milano ma ho dovuto abbandonare gli studi due anni fa;
i miei studi musicali iniziati circa dieci anni fa non sono ancora finiti, attualmente studio alla scuola civica di jazz di Milano.
- Si può vivere di musica? A stento? Bisogna fare il botto per vivere bene?
- Vivere di musica? Si può certo! Per come la vedo io vivere di musica significa nutrirsi di musica e macinare musica, arte e vita ed in questi termini lo sto già facendo; per riuscire a mantenersi degnamente con la musica e fare della musica il proprio lavoro a prescindere dalle proprie necessità artistiche bisogna diventare bravi a suonare il proprio strumento musicale, saper suonare tutti i generi musicali;
per riuscire a guadagnare a sufficienza con la musica in Italia facendo ciò che ci rappresenta sappiamo tutti quanto sia difficile, soprattutto perché è difficile proporre con successo progetti originali e di conseguenza aver un riscontro economico. Credo che, nonostante la realtà discografica italiana non sia meritocratica in certi casi (meritocrazia non rispetto ai numeri ma rispetto alla qualità e tralasciando la noiosissima parentesi della bellezza soggettiva) e spesso sia del tutto assente (con questo non vorrei occuparmi di chi pubblica per vendere, ma di tutti quelli che si occupano di cultura ma che non esistono discograficamente) sia importante riconoscere un'opera musicale non per quanto vende ma per ciò che ha da dire. Questo per rispondere alla domanda ma nonostante tutto non mi interessa il riscontro economico di ciò che faccio perché non è in nessun modo legato ai motivi per cui faccio musica.
- Musicisti e cantanti che ti piacciono particolarmente?
- Alcuni artisti o progetti a cui sono legato in particolar modo, che mi hanno insegnato molto e che suggerisco a chiunque di affrontare sono:
Primus in particolar modo "Sailing the Seas of Cheese" 1991, "Pork Soda" 1993, "Tales from the Punchbowl" 1995, "The Brown Album" 1997, Living Colour in particolar modo "Time's Up" 1990", "Stain" 1993, Owls "Jade Tree" 2001, Tom Waits, J.Brown, Diamanda Galas, John Zorn, Area, Meshell Ndegeocello, Zu, J.De Leo, W.Horvitz, M.Patton, C.Mingus, M.Davis, O. Coleman, S. Coleman, J.Scofield, B.Frisell, il cantautorato italiano L.Tenco, S.Endrigo, D.Modugno, G.Gaber, F.De Andrè, Gino Paoli, L.Battisti, Mina, U.Bindi, P.Conte, V.Capossela, Morgan e altri, il Seattle sound Soundgarden, Alice in chains, Nirvana, Pearl Jam, la discografia Motown...eccetera...mancano un sacco di cose ma ora mi viene in mente questo...
- Consigli a chi vuole vivere di musica?
- Il contenitore musica è talmente spazioso e vario che non credo di essere in grado di poter dare suggerimenti su come comportarsi per aver riscontri positivi nella discografia "Italiana" perché molteplici sono le formule utilizzate, da poter o dover utilizzare e gli stati in cui si può affrontare la musica e la cultura in senso lato;
credo che la musica sia alla portata di tutti e chiunque possa viverla a proprio modo e non sono interessato al riscontro economico di un'opera d'arte ma sono interessato a chi ha qualcosa da dire.
Il mio consiglio quindi è di "fare musica" dato che è di questo che stiamo parlando.

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