Lavorare come esperto web 2.0 freelance

Hai un blog? Sei in un social network come myspace o facebook? Utilizzi feed, syndacation e socialbookmarks? Conosci le potenzialità degli aggregatori di notizie e dei forum? Conosci i meccanismi dei motori di ricerca?
Se non sai cos'è il web 2.0 forse avrai già la faccia a punto di domanda: meglio lasciar perdere...se invece sai cos'è ti sarai reso/a conto che la presenza sul web e soprattutto il contatto con gli utenti è ormai fondamentale, e tutto quello che fin'ora hai fatto per te potresti pensare di farlo fruttare e farne un lavoro.

Chi è che cerca un esperto web 2.0 freelance? Nessuno, perché ancora non sanno di averne bisogno, oppure con moltissima fatica stanno già facendo da soli ma con scarsi risultati.

Chi può averne bisogno? Direi chiunque abbia un'attività che necessiti pubblicità, ovviamente ci sono delle differenze, eccone due, belle grosse:
1. dimensioni del potenziale cliente: una multinazionale dello spettacolo difficilmente affiderebbe ad un freelance l'attività di pubblicizzazione di un nuovo film o di un nuovo album, perché hanno già delle agenzie che si occupano di questo, che studiano tutta la campagna pubblicitaria, non solo quella 2.0, e soprattutto affidano ad un'agenzia perché devono mantenere perfettamente coerente ogni passaggio della campagna pubblicitaria. Quindi i vostri clienti saranno piccole attività di nicchia o che hanno appena trovato successo, che non sono ancora famose, che non sono state acquistate da gruppi mainstream.
2. il tipo di attività: se vi proponete all'azienda che vende mangimi per mucche forse avete sbagliato qualcosa, tutti hanno bisogno di pubblicità ma non tutti i canali sono adatti, il web 2.0 serve soprattutto a due cose: primo a farsi notare cioè conoscere e secondo a far parlare la gente di te sfruttando il passaparola (ecco magari cercate qualcosa sul viral marketing), insomma le mucche sono simpaticissime, ma ben pochi parlerebbero del loro mangime la sera tra amici. Pensate a qualcosa che possa interessare il target che utilizza internet per svago o per infotainment.

Ma allora chi è che mi paga?
- Io ad esempio. Qualsiasi publisher come me potrebbe essere disposto a pagarti per salvare il suo tempo e avere più visitatori e quindi più introiti. (Spesso però i publisher conoscono molto bene tutti questi meccanismi e fanno tutto da soli)
- Pensate ad un gruppo musicale emergente, uno scrittore esordiente, un film di qualche produzione indipendente.
- Una nuova rivista underground.
- Qualche negozio di abbigliamento particolare, magari vintage, insomma tutte quelle cose nuove cool ed interessanti per le quali la gente spende soldi.
- Qualche nuova marca di abbigliamento
- O un'attività su internet.
- Oppure un nuovissimo ristorante od un locale che vuole farsi pubblicità.
- Oppure basta, ora inventate voi.

Consigli:
Fate un sito per presentarvi in maniera seria ai potenziali clienti, due cose sono importanti.
La prima è avere un portfolio (vi consiglio di fare gratuitamente pubblicità a qualche vostro amico - tutti conoscono qualcuno che ha un gruppo musicale - così potete inserire un po' di progetti nel portfolio.)
La seconda è convincere il potenziale cliente, quindi nel sito occorre che spieghiate in maniera semplice e chiara tre cose: di cosa vi occupate; perché hanno bisogno di questo tipo di servizio; come agirete (incrementi delle visite dati da produzione delle notizie e diffusione spontanea delle stesse etc etc...) attraverso quali canali con che strumenti (blog,social network, syndacation e socialbookmarks, aggregatori, forum, motori di ricerca)
Vi consiglio di prendere spunto dai vari siti di chi si occupa già di queste attività, tenete conto però che le realtà presenti sono spesso a livello aziendale, quindi evitate il loro modo di esprimersi troppo tecnico siate più "colloquiali".

Come avere una casa gratis - (idee geniali)




Questa è la storia di Kyle MacDonald e del suo blog one red paperclip, che da una graffetta rossa scambiata con vari oggetti è riuscito ad ottenere in cambio una casa.

Ma come è possibile scambiare una graffetta con una casa?

La graffetta è stata scambiata con una penna di legno a forma di pesce in seguito barattata con una maniglia in ceramica realizzata a mano.
Subito dopo il primo affare, dalla maniglia Kyle arriva ad un barbecue scambiato poi con un generatore elettrico a benzina.
Dopo arrivano kit da party istantaneo, un gatto delle nevi, un terreno e un camioncino, poi un appartamento in affitto per un anno in cambio di un contratto discografico (intanto la Bbc e la Cnn iniziano ad occuparsi della sua storia e d il suo blog riceve molte visite e conseguenti sponsor).
Poi avviene il contatto vincente: Alice Cooper offre un pomeriggio in sua compagnia in cambio dell'appartamento in affitto per un suo dipendente.
Il pomeriggio con Alice Cooper va a Mark Herrmann del Kentucky, per un globo luminoso dei Kiss, in seguito il regista Corbin Bernsen offre un ruolo nel suo film in cambio del globo dei Kiss, ed infine, il ruolo nel film è stato barattato con una casa.
Il Comune di Kipling, in Canada, baratta il ruolo del film ( da dare ad un concittadino selezionato tramite un concorso ) con una casetta degli anno '20 ristrutturata. Due piani, tre camere da letto, due bagni, cucina, soggiorno e tinello, cittadinanza onoraria, chiavi della città e un buono spese da 200 dollari, ed un monumento (un'orribile enorme graffetta rossa) per celebrare l'impresa.

Ok, rimettetevi seduti, è inutile rubare tutte le graffette dalla scrivania della vostra collega, per fare un'impresa simile ci vuole una sola cosa:
Un'idea originale capace di suscitare interesse tra le persone prima e tra i media poi.
Ok, sedetevi di nuovo, per comprare i manuali di viral marketing c'è tempo, prima pensate a qualcosa di geniale.

Guadagnare copiando la million dollar page

Dopo la million dollar homepage di Alex Tew, sono nati siti simili un po' ovunque, basta cercare con google le parole "million dollar homepage" o "million dollar page" con tutti i suffissi o prefissi possibili ed in tutte le lingue.
Chi sta però facendo parlare di se è la million dollar wiki l'idea è sempre la stessa, ma è applicata ad un sito wiki, ovviamente l'interesse dei vari media è trainato dalla massiccia diffusione dell'utilizzo di wikipedia.org.
Sarà un successo?

Come guadagnare con un'idea semplicissima - (idee geniali)



Questa è la storia della Million Dollar Homepage.
Alex Tew, nel 2005, era uno studente che pensava ad un modo per pagare l'università, ora è milionario.

Cosa ha fatto?
Ha comprato per pochi dollari un sito, ha diviso la homepage in un milione di pixel...e li ha messi in vendita ad un dollaro per uno.
Li ha venduti?
Sì! Tutti, sold out.

L'idea era semplicissima eppure nuova, da manuale di viral marketing per il passaparola che ha generato; un'idea talmente semplice da attirare la curiosità e la simpatia di molti, quindi molte visite e quindi molti click sui pixel, quindi la pubblicità funzionava e quindi per alcune aziende era essenziale essere su quella pagina, quindi...
guardatevi la million dollar homepage
e leggete le faq per apprezzare al meglio.

Lavorare con la musica

INTERVISTA A WILLIAM NICASTRO, bassista.

- Chi sei?
- Ciao, sono William Nicastro e sono bassista ed autore da circa una dozzina d'anni; da qualche mese ho iniziato a suonare il contrabbasso, e collaboro e sperimento con un liutaio.
- Con chi suoni?
- Il gruppo con cui svolgo la maggior parte della mia attività live si chiama "Museo Kabikoff"; da due anni collaboro anche con "Rezophonic" con i quali abbiamo suonato in tutta Italia lo scorso anno nella tourné "Offri da bere a chi ha veramente sete tour"; attualmente sto allestendo il live con gli "EgonTrio" un progetto basso, batteria e voce con cui stiamo realizzando il primo album "EllaGroove".
Inoltre ho collaborato e collaboro con:
Pragma, un progetto brit-rock con i quali abbiamo appena realizzato due brani all' "Orange Trax Studio" e con cui suono in tutto il nord Italia;
Eros Kristyani, con il progetto "New Philosophy of Jazz" il cui album omonimo è uscito da circa un mese per Nicolosi Productions;
al live del progetto partecipano, Eros Cristiani, Marco Cavani, Sean Martin, Mario Arcari, Stefano Zeni e molti altri...
Roberto Dellera, con cui suoniamo nel nord e centro Italia;
- Qualche esperienza?
- Tra i concerti e le esperienze live da ricordare sicuramente l'Mtv Day 2007 a Milano dello scorso anno con i Rezophonic, il M.E.I. di due anni fa sempre con i Rezophonic, il PercFest di Laigueglia della scorsa estate con Dado Sezzi e Marco Cavani, l'apertura ad un concerto di Vasco Rossi allo stadio di Messina la scorsa estate.
Lo scorso anno ho partecipato con Rezophonic al "Controfestival" di Bari che consiste in un festival di tre giorni nostop; i gruppi si esibivano dalla mattina del primo giorno fino a tarda notte dell'ultimo! La cosa che mi ha colpito è stata l'attiva partecipazione e collaborazione del pubblico nonostante gli orari assurdi.
- Ok, che lavoro ti sei inventato?
- Da circa tre anni insegno privatamente e da qualche mese insegno alla RockTVSchool di Cusano Milanino in via Zucchi 1. Le mie lezioni sono singole e per ogni allievo ho un metodo/percorso specifico sia per venire incontro alle esigenze più legate alle scelte musicali dell'allievo e sia per lavorare nello specifico sui problemi che ognuno di loro ha.
- Attualmente com'è la situazione lavoro e soldi?
- Ormai da diversi anni è la musica la mia unica occupazione: oltre ad insegnare, svolgo un'intensa attività live nei diversi progetti accennati prima e sono autore ed arrangiatore in alcuni di essi. C'è da dire che non essendo un turnista e non essendo quindi interessato a suonare con chiunque e qualsiasi cosa per soldi, sono costretto periodicamente a dover fare anche lavori extramusicali per riuscire a cavarmela economicamente; questa scelta mi costringe a dover mantenere un tenore di vita basso ma mi permette di riuscire a dedicarmi alla scrittura con qualità
ed un alto livello di concentrazione e di conservare una certa sanità mentale indispensabile perché quello di cui mi occupo artisticamente non sia soltanto un lavoro (appunto). Per il futuro vorrei continuare il mio percorso e conservare la mia crescita artistica ben sapendo che sarà difficile risolvere la precarietà economica in cui ora mi trovo occupandomi soltanto di musica ma sono convinto in quello che faccio e sono disposto ad aumentare le mie esperienze lavorative extramusicali pur di conservare intatto il mio percorso artistico. Questo è il compromesso che ho accettato e che mi permette di essere tutto me stesso in ogni cosa che faccio e di poter capire le tappe del mio percorso e in ogni momento a che punto sono del percorso stesso.
- Che lavori hai fatto in passato?
- In passato ho fatto diversi lavori, il geometra forse quello più serio perché meglio retribuito e meglio riconosciuto, il cameriere, l'operaio, il venditore e altri lavori di cui preferirei non parlare...
- Cosa hai studiato?
- Sono diplomato geometra e iscritto alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Milano ma ho dovuto abbandonare gli studi due anni fa;
i miei studi musicali iniziati circa dieci anni fa non sono ancora finiti, attualmente studio alla scuola civica di jazz di Milano.
- Si può vivere di musica? A stento? Bisogna fare il botto per vivere bene?
- Vivere di musica? Si può certo! Per come la vedo io vivere di musica significa nutrirsi di musica e macinare musica, arte e vita ed in questi termini lo sto già facendo; per riuscire a mantenersi degnamente con la musica e fare della musica il proprio lavoro a prescindere dalle proprie necessità artistiche bisogna diventare bravi a suonare il proprio strumento musicale, saper suonare tutti i generi musicali;
per riuscire a guadagnare a sufficienza con la musica in Italia facendo ciò che ci rappresenta sappiamo tutti quanto sia difficile, soprattutto perché è difficile proporre con successo progetti originali e di conseguenza aver un riscontro economico. Credo che, nonostante la realtà discografica italiana non sia meritocratica in certi casi (meritocrazia non rispetto ai numeri ma rispetto alla qualità e tralasciando la noiosissima parentesi della bellezza soggettiva) e spesso sia del tutto assente (con questo non vorrei occuparmi di chi pubblica per vendere, ma di tutti quelli che si occupano di cultura ma che non esistono discograficamente) sia importante riconoscere un'opera musicale non per quanto vende ma per ciò che ha da dire. Questo per rispondere alla domanda ma nonostante tutto non mi interessa il riscontro economico di ciò che faccio perché non è in nessun modo legato ai motivi per cui faccio musica.
- Musicisti e cantanti che ti piacciono particolarmente?
- Alcuni artisti o progetti a cui sono legato in particolar modo, che mi hanno insegnato molto e che suggerisco a chiunque di affrontare sono:
Primus in particolar modo "Sailing the Seas of Cheese" 1991, "Pork Soda" 1993, "Tales from the Punchbowl" 1995, "The Brown Album" 1997, Living Colour in particolar modo "Time's Up" 1990", "Stain" 1993, Owls "Jade Tree" 2001, Tom Waits, J.Brown, Diamanda Galas, John Zorn, Area, Meshell Ndegeocello, Zu, J.De Leo, W.Horvitz, M.Patton, C.Mingus, M.Davis, O. Coleman, S. Coleman, J.Scofield, B.Frisell, il cantautorato italiano L.Tenco, S.Endrigo, D.Modugno, G.Gaber, F.De Andrè, Gino Paoli, L.Battisti, Mina, U.Bindi, P.Conte, V.Capossela, Morgan e altri, il Seattle sound Soundgarden, Alice in chains, Nirvana, Pearl Jam, la discografia Motown...eccetera...mancano un sacco di cose ma ora mi viene in mente questo...
- Consigli a chi vuole vivere di musica?
- Il contenitore musica è talmente spazioso e vario che non credo di essere in grado di poter dare suggerimenti su come comportarsi per aver riscontri positivi nella discografia "Italiana" perché molteplici sono le formule utilizzate, da poter o dover utilizzare e gli stati in cui si può affrontare la musica e la cultura in senso lato;
credo che la musica sia alla portata di tutti e chiunque possa viverla a proprio modo e non sono interessato al riscontro economico di un'opera d'arte ma sono interessato a chi ha qualcosa da dire.
Il mio consiglio quindi è di "fare musica" dato che è di questo che stiamo parlando.

Come inventarsi il lavoro



Questo blog è dedicato a chi vuole inventare un lavoro.
A chi vuole sfruttare la crisi per scommettere sul proprio futuro, a chi non è spaventato dal cambiamento, a tutte quelle persone che cercano l'ispirazione per poter creare e lavorare a qualcosa di nuovo e personale.  

INVENTATILAVORO è in continuo aggiornamento.

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